La comunicazione in rete ha un suo manifesto non ostile che oggi, 17 febbraio, compie 4 anni. Soltanto. I social esistono da oltre dieci anni e il web con forum e community ancora di più. C’è voluto, perciò, qualche anno prima che qualcuno decidesse che era il caso di fare educazione sulla comunicazione in rete con un semplice manifesto che aiuti chiunque a esprimersi con rispetto nel web. Punti facilissimi e di buon senso che, evidentemente, non sono presi in adeguata considerazione o si dimenticano con facilità quando si pesta sulla tastiera.
#ancheiomanifesto oggi. Mi impegno, però, anche tutti i giorni con la diffusione di una comunicazione in rete personale e professionale che tenga conto di questi semplici punti ogni volta che scrivo, posto e leggo. Oltre a usare le parole con rispetto, impariamo anche a non leggere e non ascoltare, a boicottare, ignorare chi usa un linguaggio inappropriato ovunque in rete. E se è il caso a denunciare perché atti più gravi siano puniti.
Eco diceva che con la rete anche gli imbecilli hanno la parola. Molti di questi, in realtà, sono degli ineducati alle parole che lasciano navigare senza coscienza nel web. Perché le cose cambino occorre una grande opera di diffusione di un semplicissimo manifesto come questo che trovate sul sito Parole O_Stili.
La prima e più grande verità è che con i social siamo tutti editori di noi stessi e contare 10 secondi prima di premere invio è la regola d’oro. La stessa che gli psicologi danno come consiglio quando si litiga con qualcuno prima di rispondere con rabbia. Meglio evitare di pubblicare qualcosa di cui pentirsi anche solo un secondo dopo averlo fatto, perché ricordiamoci che come c’è chi offende alla velocità della luce, c’è anche chi fa uno screeshot più rapido di un flash e quel che scriviamo resta per sempre.
Puoi firmare il manifesto. Se sei un giornalista, un comunicatore, un social media manager è uno strumento di lavoro. Per politici, aziende, scuole ci sono formazione a distanza, webinar e materiali didattici. Per tutti.