È l’opposto della tv generalista, ma Twitch è una piattaforma di live streaming che è a tutti gli effetti una tv. Nata nel 2011, il 2021 la vede padrone del tempo speso da parte dei ventenni e non solo. Ormai lo sappiamo, l’anno della pandemia ha portato ad un’accelerazione del digital senza precedenti. E lo ha fatto in modo impressionate con la fruizione dei video o, meglio, dello streaming.
Quanto è cresciuta la fruizione dello streaming video
Secondo l’analisi fornita dalla società di consulenza Sensemakers, lo streaming video digitale è cresciuto in un anno del 52%. Mentre la crescita della televisione lineare è stata del +11%. Spendiamo più tempo sui social, sul mobile, sul pc e in genere online e lo facciamo soprattutto guardando video. Sono cresciuti del 39% anche gli heavy user di streaming, ossia coloro che vedono video digitali più volte al giorno, mentre del 25% quelli che vedono un video digitale almeno una volta al giorno. Questo vale per tutte le fasce d’età e in particolare le più giovani che hanno persino incrementato l’uso della tv generaliste. I giovani cioè hanno iniziato a vedere di più Raiuno & Co.
Ma è Twitch la nuova perla dello streaming?
Secondo questo articolo del Sole 24 Ore, Twitch non è tra i primi social a crescere di più come tempo speso, ma è il più interessante. E sorprende anche più di TikTok. I brand, infatti, avrebbero eletto Twitch come piattaforma su cui approdare per raggiungere un target altamente profilato. Twitch è nato come live streaming per il gaming e l’eSport, ma ha allargato l’offerta. E benché non abbia raggiunto i livelli di Youtube come numero di video e come utenti, attira per la sua peculiarità: cioè quella di essere interattiva, di fare in modo che chi guarda interagisca con lo streamer e ne definisca le azioni. Esattamente l’opposto della tv generalista.
Se deve scegliere l’informazione istituzionale, lontano dalle fakenews, probabilmente un ventenne guarda i classici tg, ma se deve scegliere l’intrattenimento, passare il suo tempo divertendosi dalla sua camera in lockdown lo fa partecipando attivamente a un live streaming in maniera attiva e non passiva (se non diventando a sua volta streamer) e seguendo la sua passione specifica. I brand ne hanno colto il potenziale e come raccontato dal Sole 24 Ore, trasformano i manager in streamer. Alcune aziende hanno già fatto il passo, per esempio Porche ha creato l’evento Formula E Unlocked per far conoscere il nuovo modello 99X Elettric. C’è chi ha collaborato con gli streamer come Uber Eats con Ninja (14 milioni di followers) o come Burberry ha portato la sua sfilata in live streaming da guardare e commentare.
Ma c’è anche chi non ha alcuna intenzione di farla passare liscia: nei giorni scorsi il Tribunale di Roma ha ordinato a Twitch di rimuovere i video di alcune trasmissioni Mediaset come L’isola dei famosi e Amici per tutale il copyright. Questa azione mi ricorda la battaglia che fece a suo tempo Mediaset con Youtube. Allora era con Google, adesso è con Amazon (proprietaria di Twitch), quello che fa Mediaset è tutelare i suoi contenuti, contro i giganti del web che usano il braccio forte anche sui video come con altre tipologie di editori. E qui il cerchio si chiude.
Photo by Clay Banks on Unsplash