Forse “ti meriti” di leggere Donne che amano troppo. Non è una maledizione, ma un pensiero che va a chi soffre per amore e si chiede perché. Il libro della psicoterapeuta Robin Norwood aiuta a prendere consapevolezza di sé, dell’altro e della coppia. E a farsi almeno un’idea del fatto che, se soffri per amore forse stai amando troppo, ma quando ami troppo in realtà non ami affatto.
Un passo alla volta e spieghiamo il senso di questo libro illuminante. Leggere un libro non è sufficiente a “guarire”, in particolare se la cosa è sfuggita di mano, solo un percorso con un esperto può aiutare a tornare in equilibrio.
Eppure, a me questa lettura è servita ad aprire gli occhi. Perché attraverso le storie delle sue pazienti, la Norwood guida la lettrice (in particolare, ma anche il lettore) a riconoscere una forma d’amore malato e, soprattutto, a capire qual è la forma d’amore sano.
E l’amore sano è prima di tutto amore per sé.
Donne che amano troppo perché
Scrive l’autrice: “Amare troppo non significa amare molti uomini o innamorarsi spesso o amare qualcuno in modo molto intenso e profondo. In realtà significa un attaccamento ossessivo a un uomo e la pretesta di chiamare amore questa ossessione, che finisce per dominare sentimenti e azioni e, pur riconoscendo che sta influenzando negativamente salute e benessere, non riuscire a liberarsene. Significa misurare l’altezza del proprio amore dalla profondità dei propri tormenti”.
E attraverso la storia di Jill, che sente di far fuggire tutti gli uomini di cui si innamora, Trudi che si innamora di un uomo impegnato e prende le sue briciole, Suzannah che ama un uomo dipendente dall’alcol, l’autrice spiega che, a volte, siamo attratte da ciò che normalmente la gente rifiuta perché viene meno la capacità di valutare la situazione nociva: andiamo alla ricerca di quel tormento. E la causa sarebbe, appunto, uno scarso amore o stima di sé.
Alcuni dei segnali espressi dall’autrice sono lampanti, sono di quelle cose che pensiamo di sapere già, ma poi capita di finirci sotto. Per esempio essere disposte a tutto per l’uomo amato a costo di enormi sacrifici; essere disposte anche ad assumersi più del cinquanta per cento di responsabilità nella coppia che si tratti di soldi, incombenze o colpe.
Oppure di trovare noiosi i “bravi ragazzi”, lasciarsi coinvolgere da partner con problemi irrisolti nei quali venire travolte per non affrontare la responsabilità verso sé stesse.
“Ma l’aiuto – come scrive Dacia Maraini nella prefazione – non è che il lato bello del controllo […] chi ama troppo tende a cambiare la persona amata perché diventi simile a ciò che lei vorrebbe che fosse; e per questo la terrà d’occhio, la sorveglierà, la seguirà, la asseconderà nel suo egoismo tentando di tenerla prigioniera dentro il cerchio magico dei suoi occhi e della sua voce”.
Forse ti meriti di leggere Donne che amano troppo anche se sei una Millennials o una Gen Z, perché non è una questione superata, antica. In parte, magari. Ma, lo spiega bene di nuovo la Maraini, questo tema riguarda le donne “perché le donne, per ragioni storiche, sono più portate a pensar male di sé. È stato loro insegnato che sono deboli, dipendenti per natura, paurose, fragili, bisognose di protezione e di guida. Alcuni di questi insegnamenti, per quanto superati, sono entrati a far parte dell’inconscio collettivo”.
Donne che amano troppo dovrebbe essere un manuale di relazioni sentimentali. Perché la Norwood, precisa e puntuale, ti dice anche quando una donna è guarita e non è affetta dall’amare troppo:
“Ama tutto di se stessa: la personalità, l’aspetto, le convinzioni e i valori, il corpo, gli interessi e i talenti; valorizza se stessa, invece di trovare il senso del proprio valore in una relazione.
Accetta gli altri come sono senza cercare di cambiarli per soddisfare i suoi bisogni.
Si domanda: Questa relazione va bene per me? Mi consente di sviluppare tutte le mie possibilità e diventare quello che sono capace di essere?”.
Si torna a quelle frasi che vedete spesso scorrere nei feed di Instagram, quelle quote del tipo per amare gli altri devi prima amare te stessa, o il vero e unico amore è quello verso di tè. Solo che qui, in Donne che amano troppo, quelle quote da pochi secondi di attenzione, trovano un perché profondo e comprensibile.
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