Non è una questione metereologica, benché i temporali di fine agosto ci ricordino che l’estate è finita. Non è una canzone dei Righeria che ci perseguita dal 1985, e di cui canticchiamo solo il ritornello “L’estate sta finendo e un anno se ne va”.
Sono le spiagge italiane brulicanti di bagnanti che si susseguono secondo l’età dall’alba al tramonto come una minaccia da grande schermo. Prima gli anziani a passeggiare sul bagnasciuga, poi le famiglie a mezzodì con gli schiamazzi dei bambini, infine gli aperitivi a tutto volume dei ventenni.
Ogni estate si ripete uguale. Con il cornetto Algida emblema della classica estate italiana che si appropria del tormentone dell’anno per farne il suo inno.
È la polemica sui prezzi che ha reso gli scontrini più virali delle scogliere.
È l’ottantenne, la signora e il palestrato dritti in riva con i piedi a mollo e le braccia piegate sui fianchi.
È la lentezza che quest’anno è diventata un hashtag.
È la spiaggia libera che diventa un miraggio, sono le barche ancorate al largo come piccoli villaggi in cerca di una privacy ma che la negano a vicenda.
Sono le isole assolate, sono gli incendi criminali.
L’estate italiana è talmente caratteristica che bisognerebbe renderla patrimonio immateriale. Benché sia fatta di materialità e passione come il rito della teglia in spiaggia che qualcuno vorrebbe toglierci per rendere asettici e ancora più lucrosi gli stabilimenti balneari.
Nonostante questo, l’Italia resta una meta amata più dagli stranieri che la trovano esotica che dagli italiani stessi che ne sono un po’ annoiati.
Eppure, ha un fascino al quale non rinunciamo. Louis Vuitton l’ha messa dentro un libro, Italians Rivieras, negli scatti di Slim Aroons. Attimi e luoghi sono l’essenza dell’estate italiana, così glamour quando diventa vintage. Gli spaghetti al pomodoro e basilico nel momento in cui si innalzano dal piatto diventano una bandiera. L’acqua cristallina più delicata di un cristallo ci rammenta di essere in un ecosistema fragile.
L’estate italiana così tipica dentro il macro-mondo del Mediterraneo andrebbe protetta. Ogni anno affonda sempre di più sotto il peso delle vacanze di massa. Ma non potrebbe essere italiana se non fossimo tutti in spiaggia a tuffarci nell’Instagram dei vicini.
Non di solo mare vive l’estate italiana. Ci sono anche le Dolomiti, le fresche alture minacciose e minacciate. E i laghi esclusiva dei vip.
L’estate italiana ha sempre lo stesso gusto, ora un po’ sciolto come una pallina di gelato su un cono che imbratta anche la mano. E noi non sappiamo più dove leccare per non lasciarla gocciolare via.
La vita morbida, scelta o necessità?
In cover uno degli scatti di Slim Aroons nel libro Italian Rivieras di Louis Vuitton.