A Marrakech in un weekend con passeggiata a cavallo

A Marrakech in un weekend con passeggiata a cavallo

Il filtro dust, quella patina polverosa dal sapore vintage, dei social probabilmente viene dalla luce di Marrakech. La città più cosmopolita del Marocco avvolge la vista di pulviscolo e le orecchie di voci indistinte fino al tramonto, quando si ode chiara la preghiera dell’Islam. 

4 giorni a Marrakesh sono sufficienti per innamorarsi della città, in così poco tempo vale la pena vivere il più possibile la Medina con i suoi colori, i suoi rumori, il caos. Da Roma o Milano il volo dura circa 3 ore, il tempo perfetto per un weekend lungo. 

La Medina e i musei

Il giro alla Medina comprende naturalmente i vicoli che si snodano nel cuore della città rischiando di farti perdere la bussola. Ma perdersi è la cosa più bella che si possa fare in viaggio. A Marrakesh tocca comunque fare attenzione, per le turiste il rischio di essere abbordate dai local che vogliono farti da guida è altissimo. È capitato infatti di essere attratta dalle parole di un ragazzo che capiva e parlava italiano, che mi ha portato in una delle 15 concerie della Medina per vedere la lavorazione della pelle: un classico tour di chi va a Marrakesh. 

Una delle 15 conceria della Medina

L’esperienza più bella, però, l’ho fatta al mattino presto, quando bancarelle e negozi erano ancora chiusi, li ho visti animarsi attimo dopo attimo rompendo la pace e trasformando le vie in un camminare continuo di piedi, bici, motorini che obbligano a farti da parte per non essere investita. A Marrakech il rischio di essere investiti è altissimo. 

Sono arrivata nella città più importante del Marocco con due sole prenotazioni, quella per le Jardin Majorelle e il Museo di Yves Saint Laurent, e la passeggiata a cavallo. Ma in 4 giorni oltre a girare per il souk della Medina e vedere la piazza Jamaa el Fna, anima della città, si possono visitare tantissimi musei del centro. Per esempio, il Museo di Marrakech – Fondation Omar Benjelloun che espone sia opere di artisti contemporanei sia oggetti tradizionali della cultura marocchina, un mix strano e affascinante come l’enorme lampadario che ti accoglie all’ingresso. 

Merita una visita anche il Museo d’arte marocchina dove ammirare la storia di questo paese. L’oggetto che ho osservato di più è una sella della prima metà del 20° secolo. In Marocco dove c’è un’antica tradizione di cavalli, c’è anche una sella tradizionale la cui base è fatta in pelle. Infine, Madrasa Ben Youssef è la scuola coranica adiacente alla Moschea e oggi visitabile dai turisti. Il cortile interno con le ceramiche colorate invita a sostare a lungo in questo luogo di formazione e preghiera. (Per le info sugli ingressi ai musei visitmarocco.it)

Famosissimi e incantevoli, le Jardin Majorelle non deludono la vista così come il museo dedicato allo stilista francese che visse e amò Marrakesh. Il Museo di Yves Saint Laurent è stato aperto nel 2017 e regala un viaggio nella sua mente creativa, ne illumina le ispirazioni e infine mostra gli abiti più iconici. 

Dove dormire e mangiare a Marrakech

Due indirizzi per dormire, due splendidi riad della Medina. Il primo è Dar Darma riad, lussuoso e discreto ha una splendida terrazza dove la luce polverosa si sposa elegantemente con il rosa delle pareti. Il secondo è Tarabel riad, qui ho cenato come una principessa solitaria in un palazzo: a bordo piscina con l’unico tavolo apparecchiato, il mio, e lo chef che esponeva i suoi piatti mentre mi venivano serviti. Da fiaba anche il massaggio: per entrare nella spa bisogna attraversare un passaggio segreto nascosto dietro uno specchio. 

Per l’aperitivo e la cena Riad El Fenn è una delle location di tendenza: dal negozio sottostante si sale fino alla terrazza che mostra i tetti della Medina, qui c’è il bar, il ristorante e anche una piscina. 

La passeggiata a cavallo

In Marocco ci sono splendide dune dove galoppare, ma in 4 giorni a Marrakesh è stato difficile organizzare un trekking seppur di un giorno. Però, non ho rinunciato al cavallo e ho passato alcune ore mattutine (visto il caldo erano le migliori) in sella a un berbero. Marrakech horse è una scuderia e scuola di equitazione che organizza passeggiate a cavallo nel palmeto circostante. Dopo qualche minuto di riscaldamento in campo, la passeggiata con solo l’istruttore è proseguita fuori dal maneggio in un paesaggio dapprima di sola terra e polvere, via via animato di palme e sabbia. 

Bonus track: l’indirizzo per il trekking 

Con un giorno in più o se si vuole passare più tempo in sella, a un paio d’ore da Marrakech Moga HorseRider è un’amazzone italiana che organizza trekking di varie durate a Essaouira. Il trekking di un giorno per una sola persona costa 150 euro (più taxi o bus per arrivare) e dura circa 5 ore. 

Questo viaggio fatto tra fine maggio e inizi giugno, periodo sostenibile per il caldo, ha avuto anche una colonna sonora gentilmente offerta dal tassista che mi ha scorrazzato per la città. La notte che mi ha portata in aeroporto mi ha regalato un cd con le sue canzoni preferite. Una volta in Italia mi sono resa conto di non avere alcun lettore per ascoltarlo. Ma ho scelto comunque una canzone a tema per accompagnare questo viaggio. 

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