Padre ricco padre povero di Robert T. Kiyosaki è uno dei best seller più citati quando si parla di crescita personale e soldi. Una bibbia per molti, un ottimo libro per riflettere sulla propria gestione del denaro, ma soprattutto sul rapporto che abbiamo con i soldi e la nostra idea di ricchezza.
Non c’è una vera trama in Padre ricco padre povero, la storia è quella dell’autore che ha avuto due padri: uno naturale che chiama povero, in realtà un professionista istruito che però aveva schemi piuttosto rigidi su stipendio, risparmio e denaro, e uno ricco, il papà di un amico imprenditore che gli insegna tutto sui soldi.
Se si supera la noia delle prime pagine dove Robert T. Kiyosaki sembra ripetere pochi concetti, si arriva alla seconda parte del libro dove ci sono consigli più pratici, ma non aspettatevi formule magiche. Come egli stesso sostiene, sono i pensieri che fanno le azioni e sono le conoscenze a fare i pensieri. Quindi, per prima cosa la conoscenza finanziaria è alla base di ogni possibile ricchezza.
Siccome si tratta di un libro motivazionale, ci sono molte frasi che colpiscono con una tale potenza da far riflettere sul serio sul proprio rapporto con la ricchezza. Padre ricco padre povero non è un libro che legge solo chi ha problemi con i soldi, ma chiunque voglia cambiare mentalità.
Troppo spesso ci viene insegnato che ricco uguale stronzo e povero uguale persona buona e generosa. Tralasciando le basi cattoliche di tali insegnamenti, in 176 pagine Padre ricco e padre povero vi aiuterà a riflettere anche se problemi finanziari non ne avete. Si legge nel tempo di un viaggio in treno Milano-Roma (poco più) in 3 ore e 42 minuti.
Le frasi più belle di Padre ricco padre povero
- Il denaro è una forma di potere. Ciononostante, ancor più potente è l’istruzione finanziaria.
2. La vita reale non ti rivolge quasi mai la parola, più che altro ti pungola, ti sballotta. Ogni botta è la vita che dice: “Sveglia, c’è qualcosa che desidero insegnarti“.
3. Se imparerai le lezioni che ti dà la vita, te la caverai bene. In caso negativo, la vita continuerà a punzecchiarti.
4. Evitare il denaro è altrettanto patologico dell’esservi troppo attaccato.
6. Sì, imparare a usare le emozioni per pensare, non a pensare spinti dall’emotività.
7. Invece dovrebbero chiedersi: “C’è qualcosa che mi sfugge?”
8. Molti non riescono a capire che, nella vita, non conta quanto denaro si fa, ma quanto se ne mantiene.
9. Ciò che conta non sono i numeri, ma quello che essi dicono. Proprio come le parole. Non contano i vocaboli in sé, ma la storia che raccontano.
10. Se si servissero del potere dello specchio, si domanderebbero: «Ha senso ciò che faccio?»
11. Invece di fidarsi della saggezza interiore, del genio che ognuno ha dentro di sé, molti seguono troppo spesso la massa, ovvero fanno le cose per spirito di imitazione.
12. Un gran numero di problemi finanziari sorge perché si segue la folla, si cerca di stare al passo con i vicini di casa.
13. La ricchezza è la capacità di una persona di sopravvivere un certo numero di anni… In altri termini, se smettessi di lavorare oggi, quanto potrei sopravvivere?
14. È il terzo segreto dei ricchi. Esso consiste nel “curare i propri affari”.
15. Non è la scarsità di conoscenze tecniche a limitarli, ma l’irresolutezza. E qualcuno è più indeciso di altri.
16. La mancanza di fiducia è il peggior nemico del genio personale.
18. Una persona dev’essere un po’ egoista e chiedersi: «Cosa posso ottenere dalla vita se sono in buona salute, attraente e affascinante?»
19. Senza un po’ di desiderio delle cose migliori, non c’è progresso.
20. «Il senso di colpa è peggio dell’avidità. Esso infatti ruba l’anima al corpo».
21. Chi ha scarsa autostima e poca capacità di sopportare le pressioni finanziarie non potrà mai, dico mai, arricchirsi.
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