#Imremarkable by Google è il coraggio di autopromuoversi nella vita professionale e personale.
Non a tutti risulta facile parlare dei propri successi e spesso ci facciamo guidare dal pensiero autolimitante che il nostro lavoro parlerà per noi. Salvo poi accorgerci, certe volte, che avremmo dovuto aprire bocca e raccontare di quali successi siamo stati capaci.
Quante volte ci siamo resi conto che il nostro collega è stato più bravo di noi ad autopromuoversi? E in questo modo ad ottenere un avanzamento che avremmo potuto avere noi?
L’autopromozione è vista, soprattutto dalle donne, come un atteggiamento aggressivo e presuntuoso, quando è, invece, una pratica del tutto normale, anzi necessaria per raggiungere i propri obiettivi.
Non siamo abituati a parlare dei nostri successi. Spesso ci sentiamo in imbarazzo a dire di cosa siamo stati capaci e preferiamo schernirci.
#ImRemarkable di Google è un movimento nato per promuovere la cultura dell’autopromozione e cambiare l’atteggiamento mentale perché fa bene riconoscersi i successi raggiunti, non solo per avanzare e migliorarci, ma per sentirci soddisfatti e più consapevoli delle nostre qualità.
Perché se non dobbiamo prendercela per i fallimenti e considerali parte della vita, dobbiamo fare altrettanto con i successi: considerarli per quello che sono, frutto delle nostre capacità, ed esaltarli.
#Imremarkable by Google, la settimana
Fino al 15 settembre è possibile partecipare a incontri virtuali dedicata alla capacità di autopromuoversi con l’idea di creare una community inclusiva in quella che viene chiamata #Imremarkable week by Google.
I’m remarkeble è un movimento nato per volontà di due Googler, Anna Vainer e Anna Zapesochini, che dopo essersi rese conto di avere loro stesse difficoltà a autopromuoversi, hanno deciso di aiutare tutti coloro che percepiscono l’eccessiva modestia come un limite ad uscire dal guscio e a far conoscere sé stesse in ambito professionale ma non solo.
L’obiettivo dei workshop è fare in modo che i gruppi meno rappresentati possano farsi conoscere infrangendo le regole della modestia che, talvolta, possono frenare la propria realizzazione.
Non da ultimo, il movimento ha l’obiettivo di far cambiare idea sull’autopromozione, affinché non venga più vista come qualcosa di disdicevole soprattutto da parte delle donne. Perché dagli studi su cui si basa Google #imaremarkeble è emerso che una donna che si autopromuove non piace né agli uomini né alle donne. Ed è questo il pregiudizio da abbattere.
L’autopromozione è importante
Conoscere il proprio valore e saperlo comunicare è fondamentale per avere successo, ma anche per avere consapevolezza di chi siamo.
Un esercizio utile è scrivere 10 cose per cui ci sentiamo I’m remarkeble e imparare a comunicarlo agli altri.
Il movimento si pone come obiettivo la creazione di una community sempre più grande pronta a darsi supporto gli uni con gli altri; perciò, si può iniziare a comunicare con gli amici, i colleghi della community per poi imparare a farlo con gli altri in azienda e fuori.
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